I dolci tipici di Trieste

Trieste è famosa per la sua ricca e variegata tradizione pasticcera, che riflette le influenze culturali che la città ha subito nel corso della sua storia. Tra i dolci tipici triestini, possiamo distinguere quelli di origine mitteleuropea, come lo strudel, il presnitz, la putizza, il kugelhupf e il rigojansci, da quelli di origine italiana o locale, come le fave, la pinza, lo strucolo e le lettere d’amore. Scopriamo più nel dettaglio queste prelibatezze.

– Lo strudel è un dolce a base di pasta sfoglia ripiena di mele, uvetta, pinoli e cannella, cotto al forno e spolverato di zucchero a velo. La sua origine è molto antica ed è di sicura derivazione turca. Arrivò a Trieste attraverso i Balcani e l’Ungheria.
– Il presnitz è un dolce a forma di ciambella, composto da una sfoglia sottile arrotolata intorno a un ripieno di frutta secca (noci, mandorle, nocciole), canditi, cacao e rum. Il suo nome potrebbe derivare dalla città boema di Presnitz o da un premio indetto a Trieste nel 1832 per la visita dell’imperatore Francesco I d’Austria e della sua consorte.
– La putizza è un dolce simile al presnitz, ma con una forma più irregolare e un ripieno più abbondante e vario, che include anche uvetta e cioccolato. Non era nata così, in principio era a base di noci. Poi sono entrati nel ripieno altri ingredienti, come l’uvetta e i canditi. Ma ancor oggi nel Carso la forma è allungata, cotta in uno stampo e senza cacao.
– Il kugelhupf è un dolce lievitato a forma di ciambella con un buco al centro, arricchito da uvetta e mandorle. La sua origine è molto antica e il suo nome significa “palla” o “globo” in tedesco. Si dice che la sua forma sia ispirata al copricapo dei contadini o al cappuccio dei frati vissuti nei secoli scorsi in alcune regioni mitteleuropee.
– Il rigojansci è un dolce al cioccolato composto da sette strati di biscuit alternati da crema al cioccolato e coperti da glassa al cioccolato. Prende il nome da Jancsi Rigó, famoso violinista di un’orchestra tzigana che sedusse e sposò la principessa belga Chimay, figlia di un milionario americano.
– Le titole sono dei dolcetti di pasta frolla con un ripieno di marmellata di albicocche o prugne. Sono tipici della Pasqua e si accompagnano alla pinza, un dolce di pasta lievitata con rum, limone, bucce d’arancia grattugiate e vaniglia. Entrambi i dolci hanno una forma ovale e sono decorati con una croce di pasta .
– Le fave triestine sono dei dolci a base di mandorle bianche pelate, zucchero e albume d’uovo, aromatizzati con maraschino o limone. Hanno una forma ovale e sono ricoperti da una glassa bianca o colorata. Sono tipici della festa dei morti e si trovano anche in altre regioni italiane.
– La pinza è un dolce pasquale a base di pasta lievitata arricchita da uova, burro, zucchero, rum, bucce grattugiate di arancia e limone e vaniglia. Ha una forma ovale o rettangolare e viene tagliata a fette prima di essere servita.
– Lo strucolo è un dolce simile allo strudel, ma con una pasta più morbida e un ripieno più semplice, solitamente di ricotta o mele. Si può trovare anche nella versione salata con formaggio o verdure.
– Le lettere d’amore sono dei dolci composti da una sfoglia leggerissima passata nello zucchero prima di essere cotta nel forno a legna e farcita con la crema Dobos al rhum. Probabilmente furono create da un pasticcere per l’innamorata a fine Ottocento. Si trovano solo il sabato e la domenica nella pasticceria La Bomboniera.

 



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