Monfalcone: origini, storia e cosa vedere

Monfalcone è una città situata in provincia di Gorizia. È conosciuta per il suo porto, il suo cantiere navale e la sua ricca storia. In questo articolo vi racconteremo le origini, la storia e le attrazioni da vedere in questa affascinante cittadina.

La storia di Monfalcone è stata segnata da numerosi passaggi di dominazione: dai Veneziani ai Genovesi, dagli Asburgo ai Francesi, dagli Austriaci agli Italiani. La città ha subito anche le devastazioni delle due guerre mondiali, che hanno distrutto gran parte del suo patrimonio artistico e culturale. Tuttavia, Monfalcone ha saputo ricostruirsi e rinnovarsi, diventando un importante polo industriale e commerciale.

Monfalcone offre ai suoi visitatori diverse attrazioni da scoprire: il castello medievale, che domina la città con le sue torri e le sue mura; il duomo di Sant’Ambrogio, che conserva al suo interno opere d’arte di pregio; il museo della grande guerra, che documenta la vita dei soldati sul fronte del Carso; il parco delle risorgive del Timavo, che ospita una varietà di flora e fauna tipica della zona; il litorale carsico, che si estende per 10 km tra spiagge, scogliere e grotte.

Rocca di Monfalcone

La Rocca di Monfalcone è una delle attrazioni storiche e culturali più interessanti della città friulana. Si tratta di una fortificazione che risale al V secolo, quando fu costruita da Teodorico, re degli Ostrogoti, per celebrare la sua vittoria su Odoacre, re degli Eruli, nella battaglia dell’Isonzo. La rocca si trova sulla cima del Monte Falcone, una collina che domina il panorama della pianura e del mare. La sua posizione strategica le ha permesso di svolgere un ruolo importante nella difesa del territorio nei secoli successivi, resistendo a vari assedi e attacchi da parte di Turchi, Uscocchi e nemici della Repubblica di Venezia, a cui Monfalcone appartenne dal 1420 al 1797.

La rocca ha subito diverse trasformazioni e restauri nel corso del tempo, adattandosi alle esigenze militari e alle innovazioni tecnologiche. Tra i lavori più significativi si ricordano quelli effettuati nel XV secolo, quando fu dotata di una torre quadrata per lo stoccaggio della polvere da sparo, e quelli del XVI secolo, quando fu rinforzata con bastioni e cannoniere per contrastare le armi da fuoco. Con la fine del dominio veneziano e la costruzione della fortezza di Palmanova, la rocca perse la sua funzione difensiva e divenne un punto di vedetta e di comunicazione.

Oggi la rocca è visitabile e ospita un museo che illustra la sua storia e le sue caratteristiche architettoniche. Il museo è stato realizzato dal Gruppo Speleologico Monfalconese A.d.F., che ha condotto ricerche e studi in ambito speleologico, geologico, paleontologico e storico sulla collina e sulle sue grotte. Il percorso espositivo si articola in quattro sezioni: la preistoria, il medioevo, l’età moderna e l’età contemporanea. Tra i reperti più interessanti si segnalano i resti del castelliere preistorico che sorgeva sulla sommità del colle prima della costruzione della rocca, le armi e le armature medievali, le mappe e i documenti storici relativi alla rocca e alla città di Monfalcone.

La Rocca di Monfalcone è quindi un luogo ricco di fascino e di testimonianze storiche, che merita una visita approfondita da parte di chi vuole conoscere meglio il passato e il presente di questa città.

Parco Tematico della Grande Guerra di Monfalcone

Il Parco Tematico della Grande Guerra di Monfalcone è un museo all’aperto che offre ai visitatori la possibilità di conoscere la storia e i luoghi delle battaglie che si svolsero tra il 1915 e il 1916 sull’altopiano del Carso. Il parco si compone di tre itinerari che ripercorrono le trincee, le postazioni di artiglieria, le grotte e i monumenti dedicati ai soldati caduti in guerra. In questo articolo vi racconteremo le caratteristiche e le curiosità di ogni itinerario, per invitarvi a scoprire questo patrimonio storico e naturalistico del Friuli-Venezia Giulia.

Cima di Pietrarossa: il primo itinerario del parco tematico si snoda attorno alla cima di Pietrarossa, una collina che domina la città di Monfalcone e offre una vista panoramica sul mare Adriatico e sul Carso sloveno. Qui si trovano le trincee e le postazioni di artiglieria di Quota 121, che furono conquistate dagli italiani nell’agosto del 1916 dopo aspri combattimenti contro gli austro-ungarici. Lungo il percorso si possono osservare i resti delle fortificazioni, i bunker, i ricoveri e i cannoni che testimoniano la violenza degli scontri.

Quota 85: il secondo itinerario del parco tematico è dedicato alle trincee di Quota 85, che furono difese strenuamente dagli austro-ungarici dopo la conquista italiana del 1916. Queste trincee erano costruite in roccia e cemento e si estendevano fino alla Dolina della Selletta, una depressione carsica dove si trovano le vestigia di antichi ricoveri. Questo itinerario è dedicato anche al prode Enrico Toti, il ciclista invalido che scelse di combattere volontario e morì eroicamente lanciando la sua stampella contro i nemici.

Trincea Joffre: il terzo itinerario del parco tematico si concentra sulla trincea Joffre, dal nome del generale francese che visitò il fronte italiano nel 1916. Questa trincea era una delle più lunghe del Carso e terminava fino alla costa, dove oggi si trovano i binari della ferrovia. Dalla trincea si accede alla Grotta Vergine, una cavità naturale che fu scoperta per caso dai militari che stavano scavando per costruire una nuova trincea fortificata. Questa grotta fu usata come deposito di munizioni e ospedale da campo durante la guerra.

Il Parco Tematico della Grande Guerra di Monfalcone è un luogo ricco di storia e di natura, che merita una visita approfondita per comprendere meglio gli eventi e le emozioni che hanno segnato questo territorio. Per visitare il parco è consigliabile seguire le indicazioni e le mappe presenti sul sito ufficiale e prenotare una guida esperta che possa illustrare i dettagli e le curiosità dei vari percorsi. Il parco è aperto tutto l’anno ed è accessibile gratuitamente.

Mu.Ca. – Polo Museale della Cantieristica navale di Monfalcone

Il Polo Museale della Cantieristica navale di Monfalcone, noto anche come MuCa, è un museo dedicato alla storia e alla cultura della costruzione navale nella città friulana. Il museo è stato inaugurato nel 2018 e ha sede nell’ex Albergo operai del Villaggio di Panzano, un edificio storico costruito negli anni Venti del Novecento per ospitare i lavoratori dei cantieri.

Il museo offre un percorso espositivo articolato su quattro aree tematiche divise in 14 sale, che raccontano la storia del cantiere e della città attraverso documenti, fotografie, modelli, oggetti e testimonianze. Il museo si propone di valorizzare il patrimonio culturale e tecnologico legato alla cantieristica navale, che ha segnato profondamente l’identità e lo sviluppo di Monfalcone.

Il museo è aperto al pubblico dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18, con ingresso gratuito. Il museo organizza anche visite guidate, laboratori didattici, conferenze e mostre temporanee. Il museo fa parte del Sistema Museale del Friuli Venezia Giulia e collabora con altre istituzioni culturali del territorio.

Il Polo Museale della Cantieristica navale di Monfalcone è una meta interessante per chi vuole scoprire la storia e la tradizione di una città che ha fatto della costruzione navale la sua vocazione e il suo orgoglio.

Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone

Se siete appassionati di arte contemporanea e vi trovate in Friuli-Venezia Giulia, non potete perdervi la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone.
Questa galleria, situata nel centro storico della città, ospita una collezione permanente di opere di artisti italiani e internazionali, che spaziano dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al video. La galleria organizza anche mostre temporanee, eventi culturali e laboratori educativi per avvicinare il pubblico all’arte contemporanea.
La Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone è un luogo di incontro e di dialogo tra le diverse espressioni artistiche del nostro tempo, che vi sorprenderà e vi farà riflettere.

Duomo di Sant’Ambrogio di Monfalcone

Un’antica chiesa di epoca medievale, restaurata o ricostruita nel XVIII secolo, si trovava all’interno delle mura cittadine, dietro l’attuale duomo.

La chiesa fu completamente distrutta durante la prima guerra mondiale, quando il suo campanile crollò sull’edificio, già gravemente danneggiato. Dopo la guerra, si decise di ricostruire l’unico luogo di culto rimasto in una posizione diversa, davanti alla via Fratelli Rosselli. Il progetto fu affidato agli architetti Gino Benigni e Francesco Leoni, che si ispirarono allo stile neoromanico. La chiesa fu consacrata nel 1929, mentre il campanile fu eretto alle spalle del duomo solo nel 1958. La chiesa ha il titolo di basilica minore dal 1940, per volere di papa Pio XII.

Monfalcone è una meta ideale per coloro che desiderano scoprire la storia e la cultura della regione Friuli-Venezia Giulia. Il museo Muca della cantieristica è una tappa obbligatoria per gli appassionati di nautica e di ingegneria navale, che potranno ammirare modelli di navi e di macchinari utilizzati nei cantieri navali della città. Il duomo di Sant’Ambrogio di Monfalcone è un altro luogo di interesse per gli amanti dell’arte e dell’architettura, con le sue opere d’arte di pregio e la sua maestosa facciata in stile romanico-gotico. La rocca di Monfalcone, che domina la città con le sue mura, offre una vista mozzafiato sulla città e sui dintorni.
In sintesi, Monfalcone è una meta perfetta per gli appassionati di storia, cultura e architettura che desiderano scoprire le bellezze del Friuli-Venezia Giulia e vogliono dedicare una giornata a questa cittadina.



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