Aquileia: cosa fare e vedere

Aquileia è una città del Friuli-Venezia Giulia, situata nella provincia di Udine, a pochi chilometri dal mare Adriatico.
Fondata dai Romani nel 181 a.C. come colonia militare e commerciale, Aquileia divenne una delle più importanti e ricche città dell’Impero, capitale della X regione augustea e sede di un patriarcato cristiano. Oggi Aquileia è un sito archeologico di importanza internazionale, riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità, che conserva testimonianze storiche, artistiche e religiose di grande valore.

– La storia di Aquileia, dalle origini alla distruzione da parte di Attila, passando per le vicende politiche, sociali e religiose che ne hanno segnato lo sviluppo.
– I monumenti e i luoghi d’interesse di Aquileia, tra cui spiccano la basilica patriarcale con i suoi splendidi mosaici bizantini, il foro romano con i resti del tempio di Giove, il porto fluviale con le sue strutture portuali e il museo archeologico nazionale con i suoi reperti di varie epoche.
– Le attrazioni culturali e naturalistiche di Aquileia, che offrono ai visitatori la possibilità di partecipare a eventi come le rievocazioni storiche, le mostre d’arte, le visite guidate e i percorsi naturalistici nella laguna di Grado e nelle pinete circostanti.

La storia di Aquileia

Aquileia fu fondata nel 181 a.C. dai Romani come colonia militare e commerciale, allo scopo di controllare il territorio dei Carni e di favorire le comunicazioni tra l’Italia e le province orientali dell’Impero. La città si sviluppò rapidamente grazie alla sua posizione strategica alla testa dell’Adriatico, al suo porto fluviale sul fiume Natisone (oggi Natisone) e alla sua rete stradale che la collegava con Roma, Ravenna, Altino e le Alpi. Aquileia divenne presto un centro economico, culturale e religioso di primaria importanza, arricchendosi con edifici pubblici e privati, templi, terme, teatri, anfiteatri, circhi e necropoli.

Aquileia fu coinvolta nelle vicende politiche dell’Impero romano, subendo assedi, saccheggi e rivolte. Nel 49 a.C. fu fedele a Cesare nella guerra civile contro Pompeo; nel 238 d.C. fu assediata dall’imperatore Massimino il Trace che la voleva punire per aver sostenuto il rivale Gordiano III; nel 260 d.C. fu saccheggiata dai Iutungi; nel 271 d.C. fu attaccata dagli Alemanni; nel 284 d.C. fu teatro dell’uccisione dell’imperatore Numeriano da parte del prefetto del pretorio Arrio Apro.

Aquileia fu anche una delle prime città ad accogliere il cristianesimo, grazie alla predicazione dei santi Ermacora e Fortunato, considerati i primi vescovi della città. Nel IV secolo d.C. Aquileia divenne una delle sedi patriarcali della chiesa cristiana, con giurisdizione su gran parte dell’Italia settentrionale e orientale. Il patriarcato di Aquileia ebbe un ruolo importante nella difesa dell’ortodossia contro le eresie ariana e pelagiana, organizzando concili e sinodi che ne condannarono le dottrine. Il patriarcato di Aquileia fu anche protagonista dello scisma dei Tre Capitoli (553-698), che lo oppose al papa per questioni teologiche legate al concilio di Calcedonia.

L’assedio e la distruzione di Aquileia

La città conobbe però una tragica fine nel 452 d.C., quando fu assediata e distrutta dalle orde degli Unni guidate da Attila, il flagello di Dio. Questo evento segnò la fine di Aquileia come città romana e il suo declino irreversibile.

Nel 452 d.C., Attila, re degli Unni, invase l’Italia settentrionale con un esercito numeroso e feroce, dopo aver devastato le province orientali dell’Impero. Il suo obiettivo era quello di saccheggiare le ricche città della pianura padana e di minacciare la stessa Roma. Tra le sue vittime ci fu Aquileia, che si trovava sulla sua strada verso il Veneto.

Aquileia era una città fortificata, circondata da mura e torri, che poteva contare su una guarnigione militare e su una popolazione numerosa e determinata a resistere. L’assedio durò diversi mesi, durante i quali gli Unni tentarono invano di sfondare le difese con macchine da guerra, frecce infuocate e attacchi diretti. Gli abitanti di Aquileia opposero una strenua resistenza, sostenuti dal patriarca Marcellino e dal generale Avieno, che organizzarono la difesa e il rifornimento della città.

Secondo alcune fonti antiche, Attila stava per rinunciare all’impresa, scoraggiato dalla tenacia degli assediati e dalle malattie che affliggevano il suo esercito. Fu allora che notò alcuni nidi di cicogna sui tetti delle case, che indicavano che gli uccelli si stavano preparando a migrare verso zone più sicure. Questo lo convinse a continuare l’assedio, interpretando il fatto come un segno della prossima caduta della città.

Infatti, poco dopo, un tratto delle mura crollò accidentalmente, forse a causa di un terremoto o di un incendio. Gli Unni approfittarono della breccia per irrompere nella città e darle alle fiamme. La distruzione fu totale: molti edifici pubblici e privati furono incendiati o demoliti, tra cui il foro, il teatro, l’anfiteatro, il circo, le terme, il palazzo imperiale e la basilica cristiana. Gli abitanti furono massacrati o fatti prigionieri: secondo alcune stime, i morti furono circa 35.000 e gli schiavi circa 60.000.

Le conseguenze della distruzione di Aquileia

La distruzione di Aquileia fu anche una catastrofe per la cultura e la civiltà romana, che vide scomparire gran parte del suo patrimonio storico e artistico. Molti monumenti, opere d’arte, documenti e testimonianze del passato furono distrutti o dispersi dagli Unni o dai successivi saccheggi dei Goti e dei Longobardi. Solo una piccola parte di ciò che era Aquileia è sopravvissuta fino ai nostri giorni.

Alcuni superstiti della distruzione di Aquileia riuscirono a fuggire e a rifugiarsi in altre località vicine o sulle isole della laguna veneta. Tra questi, ci furono i fondatori di Venezia, che portarono con sé alcune reliquie e tradizioni di Aquileia. Altri superstiti si stabilirono a Grado, che divenne la nuova sede del patriarcato di Aquileia. Infine, alcuni superstiti rimasero sulle rovine della città e la ricostruirono in parte, ma senza mai raggiungere lo splendore di un tempo.

Cosa vedere ad Aquileia: monumenti e luoghi d’interesse di Aquileia

Oggi, Aquileia è una meta turistica molto apprezzata per la sua storia e le sue meraviglie archeologiche.

Uno dei luoghi di maggior interesse è la Basilica di Santa Maria Assunta, un imponente edificio religioso costruito nel IV secolo. La basilica è famosa per i suoi splendidi mosaici, che rappresentano scene della vita di Cristo e dei santi. Nella cripta si trovano affreschi risalenti all’epoca paleocristiana, mentre il campanile, alto 70 metri, è uno dei più alti del Friuli-Venezia Giulia.

Un altro luogo di grande interesse è il Foro Romano, il centro della vita politica e commerciale dell’antica città. Qui si possono ammirare i resti dei portici, delle statue e della basilica civile. Il Foro è un luogo molto suggestivo, dove è possibile immaginare la vita degli antichi abitanti di Aquileia.

Il Porto Fluviale è un altro luogo che vale la pena visitare. Questo porto fluviale collegava Aquileia al mare Adriatico e al Danubio, ed è stato uno dei principali snodi commerciali dell’antica città. Oggi è possibile ammirare i reperti del traffico navale, tra cui anfore, barche e altri oggetti legati alla navigazione.

Il Museo Archeologico Nazionale è un’altra tappa obbligatoria per chi visita Aquileia. Il museo ospita una ricca collezione di oggetti provenienti dagli scavi archeologici, tra cui monete, gioielli, statue e sarcofagi. Il museo offre anche una panoramica sulla storia di Aquileia, dalla fondazione romana fino al periodo medievale.

Il Sepolcreto è un’area funeraria che testimonia l’importanza che i Romani davano ai riti funebri. Qui si possono ammirare diverse tipologie di tombe, tra cui quelle dei Trebi, una famiglia di notabili aquileiesi.

La Chiesa dei Pagani è una piccola chiesa paleocristiana situata nella zona archeologica. La chiesa ha un fonte battesimale esagonale e affreschi del IX secolo, che rappresentano i santi e le scene della vita di Cristo.

La Domus e il Palazzo Episcopale sono altri due luoghi di interesse. Questi edifici, situati nella zona archeologica, ospitano mosaici e pitture murali che testimoniano la vita domestica e religiosa di Aquileia.

In sintesi, Aquileia rappresenta una meta turistica di grande interesse culturale, grazie ai suoi numerosi monumenti e reperti archeologici. La visita alla città permette di scoprire una parte importante della storia dell’Italia settentrionale e dell’Impero Romano, attraverso monumenti e testimonianze che rappresentano un esempio di commistione tra le diverse culture artistiche presenti nell’area.

Le attrazioni culturali e naturalistiche di Aquileia

Aquileia è una città ricca di storia, arte e cultura, ma anche di bellezze naturalistiche che offrono ai visitatori un’esperienza completa ed entusiasmante. Le attrazioni culturali e naturalistiche di Aquileia sono molteplici e permettono di scoprire la città e il suo territorio in modo originale e coinvolgente.

La città offre anche la possibilità di partecipare a eventi come le rievocazioni storiche, che permettono di rivivere momenti della vita quotidiana e della storia di Aquileia. Durante questi eventi, i visitatori possono assistere a spettacoli di arti antiche, come il lancio delle frecce o le danze in costume romano.

Aquileia offre anche la possibilità di scoprire le bellezze naturalistiche della sua laguna e delle pinete circostanti. Attraverso i percorsi naturalistici, i visitatori possono scoprire gli habitat della laguna di Grado e delle pinete circostanti, apprezzando la flora e la fauna di questa zona unica e particolare. Tra i percorsi naturalistici più interessanti, c’è quello che conduce alla scoperta del Bosco della Panfilia, una zona boscosa che offre una vista panoramica sulle montagne circostanti.

Inoltre, la laguna di Grado offre numerose opportunità per la pratica di sport acquatici, come il windsurf, la vela e il kitesurf. Gli amanti della pesca potranno invece dedicarsi alla pesca sportiva o alla pesca turistica.

Le attrazioni culturali e naturalistiche di Aquileia offrono ai visitatori la possibilità di scoprire la città e il suo territorio in modo originale e coinvolgente. La partecipazione a eventi come le rievocazioni storiche e le visite guidate permettono di conoscere la storia e la cultura di Aquileia, mentre i percorsi naturalistici nella laguna di Grado e nelle pinete circostanti offrono l’opportunità di apprezzare le bellezze naturali di questa zona unica e particolare.

 



Offerte su Booking.com