Terapia Forestale – Claut

Sabato 15 Aprile 2023 ritrovo alle ore 10.15 e inizio attività 10.30

Opportunità di fare un’esperienza di Terapia Forestale che comporta una vera e propria immersione in foresta – Forest Bathing – L’esperienza comprende un percorso nel bosco accessibile a tutti.
Maggiori informazioni: https://www.propsicologia.it/terapia-forestale/

Cosa significa fare terapia forestale?

Si tratta di una pratica che consiste nell’immergersi nella natura, in particolare nei boschi, per trarre beneficio dal contatto con le piante, gli animali e l’aria pura. La terapia forestale non è una novità: in Giappone esiste da decenni una tradizione chiamata shinrin-yoku, letteralmente “bagno di foresta“, che consiste nell’esplorare i boschi con tutti i sensi, ascoltando i suoni, respirando i profumi, toccando le cortecce e le foglie. Ma anche in Europa e in Italia la terapia forestale sta guadagnando sempre più interesse e riconoscimento scientifico.

Recentemente i benefici dell’esperienza di immergersi nella natura sono oggetto di studio da parte di molti ricercatori a livello internazionale e le evidenze scientifiche dimostrano quanto la foresta influenzi positivamente la nostra salute psico-fisica. Infatti, il contatto con la natura ha effetti benefici su vari aspetti della nostra vita: riduce lo stress, abbassa la pressione sanguigna, rafforza il sistema immunitario, migliora l’umore, stimola la creatività, favorisce il sonno e la concentrazione.

Terapia Forestale nel progetto CAI – CNR

Un esempio di come la terapia forestale sia stata applicata in Italia è il progetto CAI – CNR, che ha coinvolto il Club Alpino Italiano e l’Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Il progetto ha avuto come obiettivo quello di valutare gli effetti della terapia forestale su un gruppo di volontari che hanno partecipato a delle sessioni guidate di mindfulness in foresta. La mindfulness è una pratica che consiste nel prestare attenzione al momento presente, ai propri pensieri, emozioni e sensazioni corporee, senza giudicarli o reagire ad essi. La mindfulness aiuta a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e a gestire meglio lo stress e le emozioni negative.

Il protocollo sperimentale nel progetto CNR-BE, CAI si basa sulla pratica Mindfulness in foresta, facendo riferimento al protocollo MBSR. Si associano quindi i benefici Mindfulness (MBSR) già ampiamente sostenuti da evidenze scientifiche, con gli effetti benefici delle sostanze rilasciate dal bosco che impattano positivamente sulla salute psico-fisica sia a livello preventivo che curativo.

L’Istituto per la BioEconomia (IBE- CNR) ha potuto mettere a fuoco sistemi per la raccolta delle informazioni scientifiche sulla distribuzione nello spazio e nel tempo della concentrazione di BVOC, necessarie a caratterizzare la vocazione di specifici ambienti forestali rispetto ai potenziali benefici per la salute.

A seconda delle caratteristiche dell’ambiente forestale si rilevano dei specifici composti organici volatili biogenici (BVOC) che risultano particolarmente utili per aiutare l’organismo a ristabilire una condizione omeostatica benefica.

Teoria della biofilia

La terapia forestale si basa anche sulla teoria della biofilia, proposta dal biologo statunitense Edward O. Wilson negli anni ’80. L’idea è che il contatto con la natura sia una esigenza biologica imprescindibile per l’essere umano. La nostra specie si è evoluta nella natura, è lì che abbiamo trascorso gran parte della nostra esistenza. Siamo geneticamente strutturati per amare la natura. È nel nostro DNA. Il contatto con la natura è importante per il nostro benessere fisico, almeno quanto l’esercizio fisico e una dieta sana.



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