MOSTRA -MADRE. TRENTA CAPOLAVORI SEGRETI PER LA PIÙ BELLA TRA LE DONNE – GORIZIA

Dal 27 Aprile 2022 al 31 Luglio 2022 – Museo di Santa Chiara – Corso Verdi 18
 
Con la mostra «Madre. Trenta capolavori segreti per la più bella tra le donne» si pne una nuovo tassello nel cammino verso GO!2025 Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della cultura, che contribuirà a fare di Gorizia un luogo di maggior interesse e richiamo culturale per tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia e dall’Italia e da oltre confine. 
 
L’esposizione di 30 tele che spaziano su otto secoli di bellezza, dal Duecento al Novecento, di alcuni dei più importanti maestri del Rinascimento, non sono mai visibili al pubblico, appartenendo a pregevoli collezioni private: perciò si tratta, come dice il titolo, di capolavori “segreti”.
 
 
Orari di apertura:
venerdì, sabato e domenica 10.00-13.00/15.30-19.30
Apertura eccezionale giovedì 28 aprile, in occasione del compleanno di Gorizia, e il 2 giugno
 
Biglietti: € 5,00
La visita sarà accompagnata per tutti dall’audioguida, compresa nel biglietto d’ingresso, con i commenti di Don Alessio Geretti che consentiranno di entrare nei segreti delle opere e di coglierne i valori culturali, storici ed estetici.
 
Prenotazione obbligatoria, anche effettuata il giorno stesso con preavviso minimo:
– via mail- madre.gorizia@gmail.com, già attiva
– telefonicamente (0481.550744) a partire dal giorno di apertura della mostra
 Tre le opere esposte, si può riconoscere come veri gioielli di altissimo pregio la Sacra Conversazione di Palma il Vecchio, del secondo decennio del Cinquecento, la Madonna col Bambino di Lazzaro Bastiani, di fine Quattrocento, la Madonna col Bambino di Giovanni Bellini e collaboratori, del primo Cinquecento, la stupenda tavola dedicata a Il Sonno del Bambino Gesù in braccio a sua Madre, opera del 1525 realizzata da Berardino Luini, genio lombardo tra i più straordinari seguaci di Leonardo da Vinci; ma anche la tavola con la Madonna e il Bambino tra due santi del Giampietrino, del 1523 circa, o la tavola cuspidata di Antoniazzo Romano con la Madonna e il Bambino, del primo Cinquecento, o lo spettacolare trittico fiammingo con l’Adorazione dei Magi, ascrivibile al cosiddetto “Maestro del fogliame ricamato”, attivo tra Bruges e Brussels a fine Quattrocento. E grandi capolavori sono pure le due opere che stanno agli estremi cronologici della mostra, la grande tavola lignea duecentesca abruzzese con la Madonna lactans, da una parte, e la scultura del volto della Vergine di Adolfo Wildt, del 1924, in marmo spiritualissimo, dall’altra. Locandina della mostra.jpg
 


Offerte su Booking.com